Poesie eruttate:
- Amico mi sei, fra tutti il più grande (6 marzo 2010). Nuova versione di un sonetto del 2001 dedicato a Claudio.
- E' stato deciso (15 marzo 2010). Leggermente rivista nella divisione dei versi, è del 2000.
- 17/10/00 in treno (15 marzo 2010). La prima di cui conservi la data esatta di composizione. Peccato che non mi ricordi bene cosa volessi dire.
- Le desolate lande che mirai (27 maggio 2010). Sonetto composto per il mio personaggio di D&D, nel 2000.
- Marrone (7 ottobre 2010). Sonetto autunnale.
- Preghiera (24 gennaio 2011). Lo stato attuale della mia fede.
- Prove di volo (30 aprile 2011). Sestina lirica per la mia Dannae, che oggi compie gli anni.
- Memo-cesso (22 agosto 2011). Il memo-cesso è dove vengono buttati i ricordi non degni di nota, che per altri, più sensibili, invece lo sono. Insomma, è una poesia su un mio senso di inferiorità.
- Figli (23 agosto 2011). Poesia truce che stavo ruminando da un bel po'. Spiega una delle cause della mia stitichezza creativa.
- La sfuggente (16 ottobre 2012). Sonetto scritto nel 2006 in seguito a una delusione sentimentale. Un paio di versi zoppicanti sono stati rimaneggiati al momento della pubblicazione, ma continuano a non convincermi.
- La libraia (19 novembre 2012). Ho scritto questa poesia in versi liberi nell'estate del 2008, ma ci sono ritornato sopra più volte, fino a pochi istanti prima di pubblicarla qui. Come sempre, la guardo con un misto di tenerezza e vergogna.
- Lo spirito è tonto, ma la carne è autorevole (8 aprile 2013). Come il carne ritorna al proprio vomito, io ritorno al sonetto.
- Dispatia (6 maggio 2013). In settenari, doveva essere un epigramma ma è deragliato presto.
- Pene del signor P (3 giugno 2013). Undici endecasillabi allitteranti per scherzare un po'; anche se non canonici, mi piacciono gli endecasillabi di quinta, non ci posso fare nulla.
- Dittico della fine della festa | I. Sogno (2 settembre 2013). La prima parte di una poesia che ho scritto a Urbino e che rappresenta una specie di auto-terapia dopo una sera di vertigini emotive.
- Dittico della fine della festa | II. Pellegrinaggio (9 settembre 2013). La seconda parte della poesia urbinate, un po' panteista.
- ¿La vida es sueño? (3 gennaio 2014). Sonetto per te. Tu sai chi sei.
- Anfisbena (14 febbraio 2014). Endecasillabi sciolti di argomento più o meno mistico.
- Per diventare poeta (21 maggio 2014) La presentazione di un libro di poesie a cui ho assistito mi ha fatto scaturire una riflessione, che ha preso la forma di questa specie di filastrocca in versi misti, ma spero tutti regolari.
- Pollença (20 luglio 2014) Versi allo stato brado, composti durante un viaggio incredibile nel nord est di Maiorca.
- Argento/Piombo (31 luglio 2014) Una poesia a due voci, una chiara, l'altra scura, lo stesso schema metrico.
- Ti preferisco (18 agosto 2014) Cantilena anaforica composta da versi a volte accoppiati, ma non doppi.
- Prodig(i)o (27 ottobre 2014) Strofa di sei endecasillabi per un'amica ritrovata.
- Di nuovo a casa (3 novembre 2014) Ancora versi di vario metro, per la settima poesia dell'anno. Periodo prolifico.
- S-catena (18 dicembre 2014) Quattro endecasillabi sbilenchi per una sentenza sputata.
- Robinson (8 gennaio 2015) Tre strofe di sette versi con una struttura a onda che mi piace abbastanza.
- So' nanetti (27 febbraio 2015) Sonetto in cui tenzoneggio con qualcuno molto più bravo di me.
- L'imprevista (14 luglio 2015) Versi misti; il significato è tutto nel testo, niente da aggiungere.
- Grazie, ancora (20 luglio 2015) Versi liberi piuttosto spontanei e ingenui, ma molto sentiti.
- La stagione dei saluti (6 ottobre 2015) Versi misti; il mio rapporto con l'autunno è sempre problematico.
- Qualchedì (12 ottobre 2015) Versi liberi, tematica pessimista.
- Sale (9 novembre 2015) Versi liberi di vena erotica improvvisati via Whatsapp e rimaneggiati in seguito.
- Per il momento (16 novembre 2015) Versi misti. Sono convinto di non riuscire a scrivere bene poesie allegre, ma continuo a provarci.
- Incontro (30 novembre 2015) Versi misti che rappresentano un seguito ideale di Per il momento.
- Il Taglio (3 febbraio 2016) Composta a settembre dell'anno prima, per un concorso. Parla di fiume, sassi ed emigrazione.
- Agrodolce (9 marzo 2016) Quando cerco di comporre una poesia d'amore, la mia preoccupazione più grande è quella che non appaia melensa. Queste due strofe di sette settenari ciascuna sono un tentativo in questa direzione.
- Screzi (20 marzo 2016) Versi liberi, una scelta compositiva che per me significa maggiore immediatezza, ma che devo ancora imparare a padroneggiare.
- Vinciamo (20 aprile 2016) In novenari, di andamento cantilenante che crea contrasto con l'argomento passionale. Almeno credo.
Nessun commento:
Posta un commento