Recentemente ho letto una definizione di questa forma poetica nel blog del mio caro amico Guido, uno che del Giappone ha fatto un oggetto di culto, e mi sono reso conto che i miei sono solo "semplici versi senza fisionomia". Dell'haiku prendono solo la divisione in diciassette "suoni", sillabe, e la partizione dei versi in un quinario, un settenario e un altro quinario. L'haiku originale, inoltre, è una forma pittografica quanto poetica: deve essere tanto gradevole e artistico graficamente quanto all'udito.
Con barbarica ignoranza di occidentale, mi sono appropriato di questo prodotto della cultura giapponese e l'ho stravolto a mio piacimento, tenendo solo quello che mi ha fatto comodo e buttando via il resto. Sono abbastanza contento del mio misfatto, però non posso continuare a chiamare haiku i miei terzetti di versi, perché in definitiva non lo sono mai stati.
Siccome spesso hanno un contenuto demenziale e umoristico (almeno come velleità, i risultati sono un altro paio di maniche), ho deciso di chiamarli Ahi! ku, e con questa etichetta appariranno sul Ribaldone.
Postilla: l'ottimo Guido, sempre attento, mi ha confidato che i miei versi ricadrebbero meglio sotto la definizione di senryuu. Riporto la precisazione, ma rimango fedele alla definizione originale, anche perché non trovo un modo stupido di storpiare la parola senryuu. Il mio lettore e mezzo non se ne dispiacerà.
Ahi! ku eruttati (in ordine cronologico di composizione, non di pubblicazione):
- Dedica al Maestro (circa novembre 2005). Tutto è comiciato con questo sberleffo al mio amico che le poesie le scrive davvero, mica come me.
- Quotidianità (circa novembre 2005).
- Magic moment (circa novembre 2005). A quanto pare, il più apprezzato.
- Un altro compleanno (28 agosto 2007). Sembrava morta lì, invece no.
- Insonnia (30 agosto 2007).
- Il dilemma dell'europeo (30 agosto 2007)
- Ricordo di Lucca (1-4 novembre 2007). Dedica per l'illustratore Thomas Liera, Lucca Comics & Games 2007 (ignoro la data precisa, quattro giorni di gioiosa bolgia infernale).
- Questo è cattivello... (8 dicembre 2007). Una eruttazione ur-maximal shock. Molto in dubbio se pubblicarla o no.
- Ferragosto (15 agosto 2008).
- Recrudescenza (10 marzo 2010).
- 27/2/2010 35° 50' 45.6'' S, 72° 43' 8.4'' W (22 marzo 2010). Ho impiegato quasi un mese a metabolizzare la paura che ho avuto.
- Tensione (22 marzo 2010)
- Lieto fine (22 marzo 2010). Assieme ai due precedenti, forma una specie di trilogia sull'evoluzione di un sentimento.
- Tempus fugit (30 marzo 2010).
- ...e questo è suo fratello (18 aprile 2010). Vigliacco tentativo di edulcorare. Le date parlano da sole.
- Il progresso non esiste (21 aprile 2010).
- 14 giugno 2010 (15 giugno 2010).
- Fuori stagione (7 ottobre 2010).
- Lottando (2 agosto 2012).
- Per Smarty e Kim (18 ottobre 2012).
- Autunno (18 ottobre 2012).
- Assenza (28 ottobre 2012).
- 10/11/2012 Quasi haiku irregolare, in tutti i sensi.
- 25/11/2012 Un altro fatto quasi bene.
- 8/1/2013
- Fermo immagine (24 gennaio 2013). Scritto a Urbino riflettendo sui pensieri delle mie "muse speciali" Smarty e Kim.
- Ali (22/2/2013).
- 4/3/2013
- 13/3/2013
- Io, purtroppo (2 aprile 2013). Non c'è molto altro da dire su di me.
- El hidalgo (15 aprile 2013). Che posso farci, se la realtà non supera la mia immaginazione?
- 25 aprile (29 aprile 2013).
- Ricordo d'estate (26 novembre 2012). Ho aspettato di risentire veramente le cicale prima di pubblicarlo.
- Vanillity Fair (5 luglio 2013). Un ritorno all'ahi! ku satirico per commentare un evento "social" al quale ho preso parte.
- 21/9/2013
- 6/11/2014 Senryu
- 2015 in haiku
Come sarebbe a dire, "mica come me"? :-P
RispondiEliminaG.