Da qualche anno mi sono avvicinato alla poesia haiku, prima in modo irriverente, con l'intenzione di scrivere piccole stupidaggini per far ridere i miei amici, poi con sempre maggiore consapevolezza e serietà, che non significa però seriosità. Attualmente sono iscritto all'
Associazione Italiana Haiku (AIH) alle cui iniziative cerco di partecipare, pur sapendo che ho ancora molte penne da consumare prima di potermi definire un
haijin (poeta haiku) e che non essendo giapponese forse non lo sarò mai del tutto, perché il mio modo di percepire, sentire e pensare è ancorato alla mia cultura natale.
Detto questo, durante l'anno appena trascorso ho composto una discreta quantità di haiku, specialmente durante passeggiate o giri in bicicletta. Eccoli tutti di seguito in un unico post.
Giocan le gazze -
passo accanto veloce
in autostrada
Pioggia di maggio -
luccicante di luna
è la mia strada
Dietro la casa
un drappeggio di stelle:
il gelsomino
Veglia una rosa
davanti a ogni filare
l'uva futura
La luna rosa -
il gatto si allontana
ombra silente
Finisce presto
un volo di formiche -
il ragno pranza
Monete d'oro
sull'argine del fosso -
occhi di volpe?
L'alba dirige
il coro degli uccelli
tra rosa e giallo
Tremola l'aria -
regna sulla campagna
il cielo in fiamme
Riecco la rana
duettare con la pioggia
tra un tuono e l'altro
Statua di sabbia:
siamese alla finestra
di fronte al sole
Distanti i trilli
intricati dei merli -
geranio rosso
Rami ondeggianti -
il canale si affretta
giallo di piogge
Il grano biondo -
è generosa d'ombra
l'unica quercia
Strada in discesa -
frullo d'ali nel nido
sopra la testa
Schiera di pioppi
guardiani del tramonto
riflesso in acqua
Candide pietre -
ha cambiato il suo corso
l'acqua gelata
Meriggio urbano -
la libellula danza
sulla vetrina
L'erba ingiallita
si muove appena un poco -
la sete ovunque
Sotto le siepi
le vite misteriose
di mille insetti
Cielo dell'ovest -
un fulmine zigzaga
Tramonto istriano -
all'improvviso il pino
sboccia d'uccelli
Sentiero ignoto
dischiuso tra le fronde -
farò ritardo
Campo autunnale -
tutti gli occhi puntati
sul fuoco acceso
Fresco d'ottobre -
l'ulivo si ritorce
lungo i decenni
Mattino grigio -
perle di pioggia lungo
la ragnatela
In fondo al cielo
le montagne canute -
lame di vento
Sono le cinque:
già si stende sui tetti
la lunga notte
A dieci passi
il confine del mondo:
nebbia in pianura