giovedì 27 maggio 2010

Le desolate lande che mirai

Le desolate lande che mirai
dalla cima guardando d'un'altura
paura evitar non mi fece mai
e cento volte scelsi l'avventura.

Di morte colme e di dolor peggiori
son queste terre d'ogni gioia vuote,
ma arcane conoscenze allori ed ori,
se in alto volgeranno allor le ruote

del Fato per coloro che là vanno,
daranno come messi il campo dona
quando si dice: buono è stato l'anno.

Se pure un solo errore non perdona
la Morte, color che a sfidarla andranno
avran col rischio più grande corona.

1 commento:

  1. È bello! Anche se è un po' diseguale. Alcuni versi hanno una scorrevolezza petrarchesca, mentre altri sembrano costretti un po' a fatica in una forma. E purtroppo il punto culminante si raggiunge secondo me prima della chiusa, in quel "quando si dice: buono è stato l'anno" (bellissimo).

    Devi lavorare ancora sul sonetto: penso che potresti raggiungere risultati molto alti.

    Ciao
    G

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