giovedì 18 dicembre 2014

S-catena

Per chi desidera la libertà
che gli è negata per motivi stupidi,
colui che sceglie di non esser libero
da stupidi pensieri è un criminale.

martedì 9 dicembre 2014

Muta menti

C'è ancora chi si illude
che esista qualcosa di eterno,
ma il fiume cambia sempre.

lunedì 1 dicembre 2014

Testo per ballata rock

C'è chi si alza al mattino e non esita mai
la sua strada è già piena di passi
non rallenta il cammino non distoglie lo sguardo
ma non vede il burrone più avanti

la sua strada è già piena di passi

Tu mi dici si può ma non sono sicuro
perché sai non ci vedo mai chiaro
da ragazzo sognavo i richiami dei boschi
ma ora tutto si è fatto confuso

non mi stupisco
non mi stupisco

C'è un'urgenza che ho e mi sento in ritardo
ma non riesco a lasciarmi partire
cerco ancora se c'è un sentiero ignorato
e una voce che non ho ascoltato

vorrei stupirmi
non riesco più a stupirmi

Tutti dicono che se ci diamo da fare
il percorso è abbastanza segnato
e si deve soffrire ma si arriva alla meta
e domani ogni cosa andrà meglio

Se c'è una gemma che germoglia io me ne accorgo
la mia ambizione lì si ferma
Sì c'è una strada sempre dritta ma non mi piace
i traguardi mi disgustano

e allora mi stupisco

Inseguo il sole che mi scalda ma non mi sazia
mi sento ovunque fuori posto
ma siete sempre ben convinti di dove andate
o vi affrettate per non pensare?

Mi prendo il lusso di aspettare
se c'è qualcuno da affiancare
che ami fermarsi e poi svoltare
non abbia tappe da bruciare
non abbia fretta di arrivare
e non sarò come mi vuoi
non traccerò mappe per voi
le scarpe rotte prima o poi
mi fermeranno lì da noi


la mia strada è in attesa di passi

giovedì 27 novembre 2014

Chiedo scusa per tutto

Nessun passo è innocente
in questa distesa di uova
che chiamiamo esistenza.

mercoledì 19 novembre 2014

lunedì 10 novembre 2014

Tu vuoi gli abbracci,
ma sei troppo distante.
Whatsapp non basta.

lunedì 3 novembre 2014

Di nuovo a casa

Ho lavato le scarpe
dalla polvere di tre paesi.
È finito giù nel gorgo
lo scroscio d'acqua tinta
di tutto quel cammino
che non mi ha reso più saggio,
ma capace soltanto di dire
cose sbagliate in tante lingue,
e come quelle macchie 
che non sono andate via,
mi rimane un alone di ricordi
dai contorni ogni giorno più confusi,
che già cerco di arrangiare
in racconti per gli ospiti a cena.
La macchia diverrà medaglia d'oro
alla luce del tramonto,
ma nel buio della notte
per me solo sarà fango.

lunedì 27 ottobre 2014

Prodig(i)o

Spesso il vuoto rivela l'importanza
di ciò che abbiamo perso come sciocchi
e ci ricorda dolendo il nostro sbaglio,
ma a volte ci sorprende ritrovare
ciò che riempiva un vuoto silenzioso
e l'importanza scoprirla con la gioia.

lunedì 20 ottobre 2014

lunedì 13 ottobre 2014

Il fronemante

Quando trovi una voce
nuova, strana e fuori dal coro
fermati ad ascoltare.

martedì 7 ottobre 2014

lunedì 29 settembre 2014

Finis Aquae

È poco ciò che ho detto,
eppure non trovo argomenti.
L'Egonauta è in bonaccia.

martedì 23 settembre 2014

lunedì 15 settembre 2014

Ti preferisco

Ti preferisco brutta,
perché la bellezza      vuol dire troppe porte
aperte senza sforzo
e non affila      la selce dello sguardo
che conosce il valore della fame
come del suo sollievo.

Ti preferisco seria
perché il cuor contento
è già pieno di se stesso,
e “il ciel l'aiuta”,
la stratosfera leggera e brillante
dell'irresponsabilità.

Ti preferisco grassa,
perché i sensi sono cinque
e chi non lo capisce
è degno      della penuria
a cui si costringe
per sottostare agli sguardi tiranni.

Ti preferisco      precisa,
perché il tempo è la sola ricchezza
che esista veramente
in questo cosmo;
mi piace donarlo
a chi non ne è predone.

Ti preferisco ingenua,
perché l'astuzia
è rancida al gusto
e i vincenti non hanno bisogno
di ricevere abbracci,
ma specchi delle brame.

Ti preferisco fedele,
perché ciò che è dispari
cammina zoppo      e prima o poi cade.

Ti preferisco      soprattutto innamorata,
perché non è eterno
quello che non fluisce
in un moto circolare.

venerdì 12 settembre 2014

Mercante fallito

Ritornano le voci
di chi non dovrei più ascoltare.
L'orecchio non ha palpebre.

giovedì 4 settembre 2014

Delikat-esco

Anche un manicaretto
diventa un intruglio schifoso
mangiato ad ogni pasto.

martedì 2 settembre 2014

Acromatopsia

Immagino vicende
dipinte di rosso, ma il mondo
mi ammorba col suo grigio.

lunedì 18 agosto 2014

Piccolangolo

Non ho una soluzione
ai razzi e alle bombe in Oriente.
Perciò parlo di inezie.

mercoledì 13 agosto 2014

Sul viaggio

Che la meta non valga
il percorso si sa, ma ancor meno
vale dei tuoi compagni.

lunedì 4 agosto 2014

Argento / Piombo

il mattino mi saluta con la mano
sulle foglie già bagnate cade ancora
delicata di uno scroscio che si attarda
questa pioggia di un'estate malriuscita
in una primavera sconfinata
e ogni ticchettio porta un pensiero
che ci culla nel suo seno di fragranze
che pozzanghera ristagna nel mio petto
così sarà più dolce il mio decollo
tra zanzare ossessive di ricordi
nel cielo mitigato
le traiettorie strane
dal tetto delle nubi sotto il cosmo
misture di passato nebulose
diventa casa anche l'ignoto
si somma il peso nel respiro
e non è troppa l'escursione
e quando guardo il mare spento
del mio collo rivolto verso l'alto
non so sfuggire al viso che riflette
la terra chiama col suo odore
se non spazzando con il palmo
rotondo di concreto
così da mescolare
si vola in pace facendo tappe brevi
nuovi contorni per abituali spettri
all'orizzonte la lastra aspetta liscia


lunedì 28 luglio 2014

Humanalfabeto

En tanto que no entiendo,
los días me arañan encima
jeroglíficos raros.


mercoledì 23 luglio 2014

Pollença

Ad ogni curva spudorata,
ad ogni cala ritrosa,
ad ogni salita di sassi come croste di ruggine,
scopro che il paradiso e l'inferno
sono la stessa cosa,
racchiusi in uno scoglio bianco
caduto dalla tasca dei jeans
strappati sopra le cosce salate
di un'Afrodite distratta,
forse ventenne.

Io non saprò mai i venti
densi e oscuri che la trascinano
per i capelli,
seguendo un linguaggio imprevedibile
a cui sono sordo per maledizione innata.

Beato colui che danza nella notte
e ruba quello che può
senza pretendere di capirlo.
Sua è la stella che già sta brillando
sopra una baia più distante,

ed ora, sua non è più.

lunedì 14 luglio 2014

A-mor-do

Sotto la pelle quieta,
un mare di sangue bollente.
Io voglio le tue labbra.

lunedì 7 luglio 2014

lunedì 30 giugno 2014

lunedì 23 giugno 2014

lunedì 16 giugno 2014

lunedì 9 giugno 2014

La storia del signor Renhe Ren

Si dice che il signor Renhe Ren del villaggio di Daochu nella provincia di Quan Shijie, nel suo cinquantaduesimo anno di vita, fu colto da una grande rabbia a causa di un suo nemico di lunga data, che si adoperava continuamente per ostacolare e rovinare qualunque sua attività e progetto. Di fronte all'ennesimo sopruso, il signor Renhe Ren sentì che la sua armonia e il suo autocontrollo stavano andando perduti. Egli non era più in grado di provare i nobili sentimenti degni di un uomo superiore.

Ricordò allora le parole del saggio: "siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico". Quindi lasciò il villaggio di Daochu e scese al fiume. Trovò un salice dall'ampia chioma che si piegava dolcemente sull'acqua e si sedette alla sua ombra, deciso ad aspettare fino a quando la saggezza degli antenati  non avesse portato soluzione al suo problema.

Per giorni e per notti attese, meditando. Sole, pioggia, vento e nebbia si avvicendarono tormentandolo, ma né il caldo, né il freddo, né l'umidità, né gli insetti lo distolsero dalla sua attesa. Il tempo passò, finché ad autunno già inoltrato, il fiume gonfio di pioggia condusse ai suoi piedi un corpo riverso a faccia in giù. Il signor Renhe Ren si riscosse dalla sua meditazione e si protese verso l'acqua fangosa, con il cuore finalmente calmo. Grande fu la sua sorpresa quando vide il proprio stesso viso, fradicio, livido e tumefatto nella morte.

Un istante prima di perdere i sensi e cadere nel fiume, il signor Renhe Ren raggiunse la conoscenza della virtù perfetta.

martedì 3 giugno 2014

Provvisorio permanente

Già mi sento un po' altrove,
seppure noi siamo nell'Eden.
Il frutto è stato morso.

martedì 27 maggio 2014

Per diventare poeta

Ho imparato
che per diventare poeta
bisogna aver parole
per i propri pensieri,
pensieri
per le proprie emozioni,
emozioni
per le proprie sensazioni,
sensazioni
per i fenomeni
incidentali alla propria presenza.
Bisogna conoscere
la sostanza della forma,
il corpo dello spirito,
la cosa dell'idea.
Bisogna governare
l'abbandono del controllo.
Bisogna diventare
semplici complicandosi,
dire il vero mentendo,
mostrare celando.
Bisogna aver viaggiato
in luoghi stranieri e distanti
da cui scoprire la strada di casa.
Forse, per diventare poeta
bisogna pensare
di non esserlo.
Lo spero disperandomi.

lunedì 19 maggio 2014

Deriv(it)a

Solo chi si smarrisce
è in condizione di scoprire
cose che non conosce.

martedì 13 maggio 2014

martedì 6 maggio 2014

lunedì 28 aprile 2014

lunedì 21 aprile 2014

lunedì 14 aprile 2014

Attenzione: area desperanzizzata

Punito il mio ottimismo,
faccio ritorno al guscio nero
ruminando bestemmie.

Illudermi che possa
esistere il mondo che immagino:
questo è il più grave errore.

lunedì 7 aprile 2014

lunedì 31 marzo 2014

Sì!(-lenzio)

La penna si solleva
per il pudore dell'incerto,
ma l'inchiostro è già d'oro.

lunedì 24 marzo 2014

lunedì 17 marzo 2014

lunedì 10 marzo 2014

Ipòbole?

Lo pseudo-intellettuale
vagheggia aforismi di Oscar Wilde.
Io boh, forse Bukowski...

martedì 4 marzo 2014

Patomaieutica

Collidono le placche,
nascono nuovi continenti.
La vita è nello scontro.

lunedì 24 febbraio 2014

lunedì 17 febbraio 2014

Anfisbena

Foto di Cactusbones


















A mente vuota, riguardo la muta
da cui sono uscito appena un secondo
fa, come un rettile multicolore
che danza avviluppato nella danza
spiraliforme più vasta del mondo.
Pelle di ieri che sarà domani
di nuovo forse la pelle che indosso,
vecchia ma con alcune scaglie nuove.
Oggi però la guardo dall'esterno
con occhio distrattamente curioso,
mentre l'altro è rivolto verso un'altra
visione di sentiero serpeggiante
che si unisce e insieme si suddivide
in un reticolo di mille tunnel
come disegni su una pelle nuova
che ubbidisce alla regola del caos.

Una vertigine di godimento
scuote le spire tutte del mio tutto,
rassicurante nella sensazione
di terrore cercato controvoglia
per sentire che vivo e danzo ancora.

domenica 16 febbraio 2014

lunedì 10 febbraio 2014

lunedì 3 febbraio 2014

Specchio nero

L'ignoto non ha fine,
ma se lo riempiamo di mostri
siamo noi i più orrendi.

lunedì 27 gennaio 2014

lunedì 20 gennaio 2014

Merci

La única distancia 
que nos puede afectar realmente
se queda al interior. 

lunedì 13 gennaio 2014

sabato 4 gennaio 2014

¿La vida es sueño?

Tra poco sarai qui e io non so ancora
quale pelle indossare per l'evento
perché su quale sia il tuo vero intento
il mio pensiero cambia d'ora in ora,

e il dubbio gradualmente mi divora
d'aver dato un valore fraudolento
ai tuoi messaggi, che io disattento
ho interpretato come più li indora.

Così tentenno oscillo e mi dibatto
tra due paure opposte e uguali insieme:
scoprire spenta la fiamma illusoria

- ti sembrerei così un povero matto -
o trovar vere le tesi più sceme
e non sapere come andrà la storia.

venerdì 3 gennaio 2014

SciVolo Sù

Quando usi il mio idioma
sono io colui a cui pensi?
Questo enigma mi sfianca.