sabato 16 ottobre 2010

giovedì 7 ottobre 2010

Marrone

Ottobre corre, mese disperato,
le voci della vita son farfugli,
il fango inquina tutti i rimasugli
di dorata opulenza del passato.

Aleggia ovunque dolce e marcio un fiato,
che mi entra dentro e trasmuta in intrugli
i pensieri miei, come sui cespugli
l'ultima frutta va incontro al suo fato.

Aspettando che il tempo le incarogni,
rimangono foglie secche e contorte
la cui essenza a poco a poco s'imbratta.

Tra i resti decadenti dei miei sogni
spira il vento mellifluo della morte,
e ogni cosa mi sembra putrefatta.