lunedì 12 ottobre 2015

Qualchedì

Svegliarsi dal senno,
saluto al solo,
lavarsi l'incoscienza,
colazione a ripetere:
caffelotta, una fetta di torto;
uscita d'insicurezza,
pendolare da forca,
indifeso d'ufficio;
pausa pianto;
aspettando godrò,
fare la pesa,
sulla strada di caso,
faccende domeste,
non ultima cena,
la ricerca dell'infelicità,
bagno d'esangue,
il sonno della ragione;
gatti di polvere di stelle
sotto il letto del fiume.


martedì 6 ottobre 2015

La stagione dei saluti

Al di là della finestra
su cui bussa la pioggia,
c'è il giallo della luce,
promessa calda che sa di biscotti
e ascolti levigati.
Non c'è serratura
e tanti sono stati i benvenuti,
brividi pochi
e le pantofole comode e vecchie.
Ma per tutti non è che una pausa
breve
tra due tappe di montagna
russa
e la porta si richiude
davanti ai ricordi impotenti.
L'autunno è la stagione dei saluti.
Più degli addii
siano gli arrivederci.