Ieri sono stato in grava
là dove il fiume si dissangua
fino a scomparire,
là dove eri tu di notte
a fare la danza del fuoco
per non sentire la tua guerra
- tutte quante scoppiano da dentro.
Non danzavo io con te,
io sentivo invece
le lacrime della montagna
sui suoi frammenti strappati
diversi in tagli e consunzioni,
uguali nella sorte
uno accanto all'altro
non si parlavano
come noi
migrando a valle a poco a poco
come sempre
in questo confine senza fine,
tanti sassi e poco pane,
perché non si può rimanere
alla periferia dei tempi
e così il focolare sta dove uno va.
Verranno altre lingue a dire
gli argini e le strade, le vigne e i capannoni.
Se ci pensi è normale,
Dio, però, se brucia il taglio!
Pubblico questa poesia che ho composto per il Premio di Poesia Nelso Tracanelli alla fine dell'anno scorso. Ora che la premiazione è avvenuta, non c'è più bisogno che rimanga inedita.
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