lunedì 9 dicembre 2013

Come riempire una pagina vuota

Scrivere una lista di buoni propositi per l'anno nuovo, alcuni chiaramente irrealizzabili in modo da non sentirsi in colpa a fine anno, altri facilmente realizzabili in modo da sentirsi comunque gratificati per aver raggiunto alcuni obiettivi.
Scrivere i nomi dei mesi in colonna e accanto a ciascuno, man mano che i mesi passano, gli eventi più piacevoli che sono accaduti e i nomi delle perone interessanti conosciute. Da rileggere quando sembra che il tempo sia passato troppo velocemente senza che sia successo niente di importante.
Scrivere una lista di nomi inventati basati su giochi di parole.
Scrivere una serie di incipit per romanzi che non finiscono da nessuna parte.
Scrivere una serie di finali per romanzi che non iniziano da nessuna parte.
Scrivere una serie di domande senza risposta.
Scrivere una serie di risposte senza domanda.
Iniziare una poesia, scarabocchiarci sopra fino a deturpare il foglio, scriverne una con tutt'altro tono e tematica nei piccoli spazi rimasti bianchi tra i freghi.
Scrivere una voce di dizionario per una parola inesistente.
Scrivere frasi casuali, così come salgono alla mente, fino a riempire l'intera pagina.
Scrivere la più articolata e verbosa bestemmia di sempre.
Scrivere un nuovo testo per una canzone che esiste già.
Incollare una foto che non si avrà mai voglia di rivedere.
Incollare il biglietto da visita di una persona che non si avrà mai voglia di contattare.
Disegnare un labirinto senza entrate e senza uscite, occupando tutto lo spazio disponibile.
Scarabocchiare un cazzetto.
Strapparla, accartocciarla e fare canestro nel cestino.
Lasciarla bianca, ché è più bella così.

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