lunedì 8 aprile 2013

Lo spirito è tonto, ma la carne è autorevole

a volte sai non c'è niente da dire
mi commuovo soltanto per la musica
so che è difficile farti capire
che la parola è un'espressione atrofica

nel sublime ti par di sdilinquire
ma non è che un'esaltazione anemica
che quasi mai mi vedrai preferire
alla semplice emozione selvatica

natura più che quadro per la vista
pane fresco e non chanel per l'olfatto
meglio la nonna che lo chef artista

e se avessi il tuo corpo per il tatto
non cincischierei come sonettista
ma starei già esplorando ogni tuo anfratto

3 commenti:

  1. Complimenti!
    Mi piace: il soggetto (moltissimo), l'ironia, la scelta degli esempi, il sapore quotidiano che rinfresca la forma del sonetto, il fatto stesso che sia un sonetto.
    Non mi piace: il singhiozzo di certi endecasillabi (ad es. il verso 10), l'insistenza delle sdrucciole, e l'anfratto (anche se è nobilitato dalla rima… ma quante donne sedurresti con questa scelta lessicale)?
    Ottimo lavoro, comunque.

    Guido

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie dei complimenti!
      Sono conscio che molti endecasillabi di questo sonetto non sono canonici, ma mi piaceva riprodurre un andamento spigoloso e aspro. Il risultato probabilmente non è un granché.
      Riguardo agli anfratti, non c'è dubbio che si prestino ad essere esplorati. La coerenza dell'immagine metaforica e lo sberleffo finale erano i miei unici intenti, non avevo alcuna intenzione di sedurre una donna così...prima che tu me lo suggerissi. Ora rifletto che potrebbe al contrario essere un ottimo test di compatibilità caratteriale!

      Elimina